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martedì 13 agosto 2019

Sar 14 Lharvion 999 AR, Rhukaan Draal


"Sudore, sangue e fango. E merda." - come al solito Mr. Biggs si lamentava del fetore dei dormitori con Chronicle.
Chronicle lo fissò per un istante e poi fece spallucce.
Questo gesto fece arrabbiare oltremodo il mezzorco: "Tu sei un fottuto forgiato. Che cazzo ne sai della puzza di questo posto schifoso?" - e si rigirò sul fianco, lamentandosi anche della scomodità delle brande.
Seduto composto e con l'eleganza nell'esprimersi che lo contraddistingue, Chronicle rispose: "Sarò immune agli odori, ma non di certo alla vista e all'udito. Convengo con te che siamo in un luogo decisamente malsano, anche per degli schiavi come noi." - volse leggermente il capo verso i due morfici, continuando "Sono passati 23 giorni da quando sono qui, mentre tu 19. Quello lì da nove, mentre l'altro, che credo si chiami Talon, da quattro. Eppure l'unico che si lamenta sei tu. E più precisamente, è da stamattina che ti compiangi. Ormai è pomeriggio inoltrato ed inizi a dare fastidio."
"Spero che ti uccidano presto." - disse Mr. Biggs in tono sprezzante, rimanendo girato sulla branda "Mi auguro che ti capiti uno di quei Valenar del cazzo. Così non sentirò più la tua dannata voce da saccente."
"Mmm... Sarebbe un'interessante novità. A proposito di novità." - Chronicle indicando verso la porta, continuò "Mi sa che ne sta arrivando un altro."

"E questi sono i tuoi alloggi. Beh! Non solo tuoi, ovviamente! IH! IH! IH!" - la voce stridula e la risata odiosa di Zakuul, la si imparava a riconoscere in fretta.
Il drappello, che come al solito accompagnava Zakuul, era numeroso. Il maggiorente dell'arena Daal'daan Toch era un codardo, o come si definiva lui stesso, uno molto prudente. Oltre ai soliti quattro goblin armati di daga e due capitani hobgoblin in armatura completa, stavolta si erano aggiunti tre bugbear. Quest'ultimi circondavano un enorme minotauro albino. Nonostante le catene ai polsi, alle caviglie e al collo, il gruppo si comportava con estrema cautela, come se il mostro potesse liberarsi all'improvviso.
Giunti al centro del dormitorio, il gruppo si dispose a cerchio attorno a Zakuul e al minotauro.
"Sono certo che tu sarai un ottimo investimento! IH! IH! IH!" Il goblin si sfregava le mani con frenesia: "Liberatelo."

Il rumore del metallo delle catene che cadevano a terra, riecheggiò nella stanza.
Tutti osservavano il nuovo arrivato mentre si accomodava in una branda poco distante da Mr. Biggs. C'era chi lo guardava con timore, chi con curiosità, chi con disprezzo.

"Oggi è un grande giorno, gladiatori!" - esordì Zakuul all'improvviso - "Al tramonto, il nostro amatissimo Lhesh Haruuc aprirà i giochi di mezza estate. IH! IH! IH! E voi potrete dar vita ad uno spettacolo degno della più grande arena del Darguun! IH! IH! IH!"

Un pesante silenzio calò nella stanza.
"E non fate quelle facce! È ora che iniziate a dimostrare che siete stati un buon investimento!" - Zakuul si girò poi verso il gruppo di elfi Valenar e dirigendosi verso di loro, disse: "Prendete esempio da loro! Da quando ho investito nel loro acquisto, mi hanno fruttato decine di volte il loro costo. IH! IH! IH!"
Mentre il maggiorente goblin si intratteneva a chiacchierare con gli elfi, Mr. Biggs si alzò dalla branda e dopo essersi stiracchiato, commentò: "Sembra che la pacchia sia finita."
"Finora siamo stati decisamente fortunati." - replicò Chronicle: "Non abbiamo mai dovuto combattere. Mmm... ma forse non si tratta di fortuna... ora che ci penso... Ci hanno spostato dai vecchi dormitori giusto ieri." - continuò poi, accarezzandosi il mento: "Quindi nutrono opportunamente gli schiavi destinati all'arena, tenendoli lontani dai combattimenti fino a quando non sono pronti. Non avere contatti con i combattenti, significa non vivere l'ansia per il proprio imminente destino, e questo garantisce un pronto recupero psicofisico. Tale recupero comporta una probabile maggior durata del combattimento. Rendendo quindi lo spettacolo più avvincente. Già, già. Devo dare atto a quel goblin, che sa il fatto suo."
Mr. Biggs, con un'espressione dura che solo un mezzorco può fare, si girò verso di lui con tono minaccioso gli urlò: "Secondo questo tuo ragionamento, che cosa cazzo ci fanno qui, quei due lì? EH???" - disse indicando una ragazzina vestita di stracci e uno gnomo davvero molto avanti con l'età.
Il forgiato guardò prima i due indicati da Mr. Biggs, poi il mezzorco, poi di nuovo il vecchio e la ragazzina e poi di nuovo lui.
Fece spallucce e disse: "Davvero non saprei."

Prima che Mr. Biggs si lasciasse a qualche altro improperio, udirono lo stiracchiarsi rumoroso di un nano. Barba rossa abbastanza folta, ma poco curata. Capelli anch'essi rossi. Sembravano rasati da qualche settimana e ricresciuti malamente. Il nano si tirò su ritto in piedi e mentre si dirigeva verso di loro, disse: "Da quanto ho sentito, siete qui da un bel po'. E com'è che non avete ancora combattuto? Ollandra vi ha per caso benedetti? Non è che vi avanza un po' di fortuna divina anche per me?" chiese, terminando con una fragorosa risata.

Prima che Mr. Biggs o Chronicle potessero replicare, il nano proseguì: "Il mio nome è Adrik Oakblade figlio di Elbour "Ascia Del Drago". Durante la guerra mi avevano dato l'appellativo di "Frangilame", "Spezzascudi", e altre stupidaggini del genere." - il nano sospirò, per poi continuare: "Oggi quei maledetti goblin mi chiamano Cinghiale Rosso. Che grandissimi figli di una cagna...".
I due, che presero immediatamente in simpatia il loquace nano, si presentarono e chiesero da quanto tempo fosse lì. Il nano rispose che fu catturato da una banda di bugbear nei pressi di Cornogorgone, qualche mese fa. Stava scortando un carico diretto alle Rocche di Mror, per conto del Casato Kundarak. Quasi tutti morirono nell'agguato notturno, e i pochi che sopravvissero furono venduti come schiavi. Cambiò padrone goblin un paio di volte, fino a quando arrivò alla capitale del Darguun e fu messo all'asta al Mercato del Sangue.
"Non si vedono molti nani combattere nell'arena, mi disse quel figlio di una cagna di Zakuul." - disse il nano con disprezzo. Poi continuò: "Odio quella sua risatina da vigliacco. E quegli occhi acquosi glieli strapperei dalle orbite. Quanto vorrei che venisse giù nei dormitori senza quella maledetta scorta.".

Mentre Adrik raccontava di come Zakuul gestisse l'arena, di come traesse profitto dalle scommesse e di quanto fossero importanti per i suoi affari, i Giochi di Mezza Estate, i tre furono interrotti quando si accorsero dello strano individuo dai lunghi capelli color avorio, che passò loro accanto.
Fino a poco prima se n'era stato nascosto al fondo della stanza, e nessuno di loro si rese conto che quell'individuo si era alzato ed era quasi giunto ad una delle brande. Aveva le movenze di un felino e il suo aspetto incuteva un certo senso di pericolosità.
C'era anche la donna dai capelli corti. Se ne stava seduta proprio sulla branda accanto a quella in cui si era diretto l'uomo dai capelli d'avorio. Aveva lo sguardo imbronciato, o forse infastidito. O forse triste. Si stava massaggiando una gamba. Aveva molte cicatrici in tutto il corpo, in particolare sul volto. Alcune di queste sembravano recenti.
Guardando dall'altra parte dei dormitori, si potevano scorgere due goblin tremanti. Erano rannicchiati nel punto più remoto della stanza. Poco distante da loro, quello che sembrava un uomo di grosse dimensioni, avvolto in un mantello, russava rumorosamente.
La ragazzina era disperatamente abbracciata al vecchio gnomo, mentre Zakuul chiacchierava allegramente con i Valenar. Questi ultimi non sembravano affatto divertiti. Davano l'impressione di avere i nervi a fior di pelle, visto che i loro sguardi scattavano da un punto all'altro, come se si aspettassero un attacco improvviso.
E poi c'erano quei due uomini dal fare schivo, apparentemente distratti, ma che non si lasciavano sfuggire alcun dettaglio.

"Riposate bene, miei gladiatori!" - disse Zakuul mentre usciva dalla stanza - "Oggi al crepuscolo vi aspetta la gloria del Daal'daan Toch! Combattete bene, mi raccomando! Dimostrate che siete stati un buon investimento! IH! IH! IH!"

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